La comunità internazionale ha fatto progressi significativi per sottrarre le persone alla povertà. Tuttavia, l’ineguaglianza persiste e rimangono grandi disparità.
Innesca una riflessione in aula: cosa sarebbe utile a un coetaneo dei Paesi sottosviluppati? Le scarpe da ginnastica diventate strette, gli abiti che non vuoi più indossare, del cibo, giochi, libri…
Cerca sul vocabolario la definizione di bene, come oggetto che soddisfa un bisogno ed esamina le sue differenti accezioni; poi prepara due cartelloni, uno intitolato “Beni strumentali” e l’altro “Beni di consumo”.
Chiedi agli studenti di popolare i cartelloni scrivendo ciò che sono disposti a donare, mese dopo mese, e organizza una donazione dei beni a fine anno scolastico.
Un esempio concreto di come si possa passare dalle parole ai fatti.

Prima della lezione procurati uno o più gomitoli di lana, pennarelli colorati e un foglio di carta per ogni alunno; poi porta la classe in uno spazio ampio, come il giardino o la palestra. Chiedi agli studenti di disporsi in cerchio seduti e consegna a uno di loro un gomitolo.
Dopo aver analizzato insieme l’Obiettivo 10, chiedi al primo: qual è il messaggio che vorresti lanciare a un coetaneo che vive dall’altra parte del mondo in un Paese meno sviluppato?
Seleziona una parola chiave dal messaggio formulato, chiedi all’alunno di scriverla sul foglio e di lanciare il gomitolo dall’altra parte del cerchio/mondo, finché tutti non abbiano fatto lo stesso.
A conclusione dell’attività, si sarà formato un reticolo, immaginario e reale, intorno al mondo, ora connesso grazie a parole di speranza per un futuro con meno disparità.

Quando ci si rivolge ai più giovani, parlare di ineguaglianza può non essere semplice.
La pratica, però, può tornare molto utile.
Fai passare tra i banchi dell’aula un sacchetto contenente meno caramelle del numero complessivo degli alunni (per esempio 15 caramelle su 20) e chiedi a ogni alunno di prenderne una.
Quando il sacchetto sarà vuoto, lo saranno anche le mani di qualche studente.
Cogli l’attimo (e le sensazioni del momento) per stimolare un dibattito: è giusto che i primi le abbiano avute e gli ultimi no? Come si può risolvere?

Scarica qui il quiz in formato pdf per gli studenti sull’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030.

Usare l’arte per comunicare i problemi del mondo e proporre soluzioni.
Dopo aver approfondito i punti salienti dell’Obiettivo 10 con gli studenti, chiedi di esprimere la loro opinione personale attraverso la forma d’arte che sentono ad essi più affine: poesia, musica, illustrazione, ecc…
Selezionate e scegliete insieme le parole chiave relative all’Obiettivo 10 che gli studenti dovranno utilizzare per dare un titolo alle opere creando un nome che può essere:
– descrittivo, che grazie al suo carattere più didascalico, descriva l’idea in modo diretto;
– evocativo, cioè che evoca un’emozione o un’immagine specifica;
– narrativo, cioè corrispondente all’interpretazione o all’elaborazione dell’idea alla base dell’opera.

Coinvolgendo diverse classi dello stesso istituto e selezionando le opere migliori, si può organizzare una “galleria delle arti per ridurre le ineguaglianze” in cui invitare le famiglie durante un evento.

L’ineguaglianza è una delle principali motivazioni che spinge le popolazioni a migrare.
Oggi viviamo fianco a fianco con persone dalle differenti origini, culture ed esperienze: un tesoro troppo importante per non dargli voce, anche e soprattutto a scuola.
Invita in aula i genitori degli studenti italiani di seconda generazione e organizza una lezione aperta. Sarà un’occasione di scambio e condivisione di testimonianze.
Non c’è nulla che coinvolga di più del racconto della realtà.